Lipari replica al sindaco Tranchida: “È ora di porre fine a questo mal costume”

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
13 Maggio 2020 17:43
Lipari replica al sindaco Tranchida: “È ora di porre fine a questo mal costume”

"Scivolano VIA le offese e le provocazioni del nostro primo cittadino il cui stile è ormai noto a molti, soprattutto a quei cittadini che son vittime dei suoi messaggi privati notturni su Facebook. Tutti si sono accorti dello spessore politico e culturale del Sindaco Tranchida e la macchina del fango e dei MASCARIAMENTI da lui guidata sta andando a sbattere contro il muro della libertà e della verità, vero ossigeno della democrazia". A dirlo è Giuseppe Lipari Consigliere Comunale della Città di Trapani, aderente al movimento civico VIA, che controreplica alle dichiarazioni del Sindaco a seguito dell'interrogazione sulla riapertura del campo CONI.

«È fuorviante rendere la cittadinanza partecipe del triste ed indecoroso spettacolo che da un lato vede me (ed anche altri consiglieri di minoranza) avanzare proposte ed osservazioni per il bene della città e dallaltro il Sindaco Tranchida che invece, senza mai entrare nel merito delle questioni, sfodera perle di eleganza come Vai a bere il latte, Non faccio il Baby Sitter, Enfant Prodige Fallito, Maligni, Disonesto Culturalmente” ed altri ben più gravi indegni di menzione. Eppure sul tema CONI ritengo di aver svolto il mio dovere di consigliere, alternativo a questa Amministrazione, in maniera composta e collaborativa, oltreché rivolta alla tutela dell'interesse di quegli atleti e cittadini trapanesi desiderosi di tornare ad allenarsi in una struttura adeguata. È passato quasi un anno –continua il giovane consigliere - da quando sono stato cacciato VIA dalla maggioranza (li cè la porta) sol perché ho posto delle legittime domande ad oggi rimaste disattese.

Non ho mai avuto velleità egoistiche di ricoprire la carica di assessore e per una questione di giustizia ho rivendicato gli spazi promessi alla mia generazione, suggerendo nomi di giovani professionisti quando si ricercava un quinto assessore tecnico giovane ed urbanista, e prospettando la possibilità di un traghettamento di deleghe a favore della nomina ad assessore dei giovani dei presidenti delle due associazioni giovanili più attive e rappresentative in quel momento, Trapani per il Futuro ed Agorà (Cencelli permettendo, i Giovani Trapanesi non sono ancora rappresentati in giunta pur avendo sostenuto la terza lista più votata). Cionondimeno è giusto chiarire una volta per tutte che non ho mai riserbato astio verso il Sindaco, anzi, ogni occasione è stata buona per porgere il mio garbato saluto.

Emblematico è il fatto che in occasione dello scambio degli auguri di Natale a Palazzo Cavarretta, alla presenza delle autorità, tra cui anche Vescovo e Vice Prefetto, gli porsi la mano in segno di pace e rispetto ma fui lasciato col braccio penzolante. Ma sono reo di aver smascherato la grande bugia dei Cambiamenti, raccontata ai cittadini trapanesi e per questo, risultando un consigliere scomodo, mi vogliono distruggere con ogni mezzo, e con me la mia credibilità, pericolosa arma per un Sindaco professionista ma insicuro. Il bluff del nostro primo cittadino, rivelatosi incapace di realizzare l'ambizioso programma elettorale proposto sta solo aggravando lo stato della città.

Trapani, infatti, solo per fare degli esempi non esaustivi, continua ad avere la terza TARI più alta d'Italia, continua ad erogare a giorni alterni acqua sporca a casa dei cittadini e continua a sversare le fognature nel mare che dovremmo valorizzare in chiave turistica. Eppure i soldi per attuare le opere correttive ci sono e girano. Eccome se girano. Da Cambia-Menti a Cambia-NENTI è un attimo. Tuttavia - conclude Lipari -  è ora di porre fine a questo diffuso mal costume che vede le offese personali al centro del dibattito, ed io ho già iniziato a fare la mia parte pur senza rinunciare al mio diritto-dovere di critica.

Quando l'amministrazione sostiene di avere sempre ragione e la minoranza non osa reagire, allora è in pericolo la democrazia. Chi ci ha dato fiducia merita che le nostre energie vengano impiegate per confronto teso a costruire il bene della città, non per offendere e distruggere la sfera personale di un antagonista politico.» Il Consigliere Lipari ha infine reso noto che ha dato mandato ai suoi legali di valutare eventuali azioni a tutela della sua immagine in seguito ad alcune dichiarazioni rilasciate dal sindaco Tranchida.

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