L’insostenibile concorrenza fra Birgi e Punta-Raisi. Servono manager e politici che abbiano una visione sistemica

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
04 Aprile 2018 13:11
L’insostenibile concorrenza fra Birgi e Punta-Raisi. Servono manager e politici che abbiano una visione sistemica

Mentre in Puglia nasce la prima Rete Aeroportuale Italiana, che permetterà di gestire in maniera unitaria i quattro scali Pugliesi (Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie), dove i maggiori introiti dei primi due potranno essere usati a vantaggio degli scali minori, in Sicilia la situazione è del tutto diversa. In realtà nella Sicilia orientale lo scalo di Fontanarossa con il vicino aeroporto di Comiso intrattiene un buon rapporto, contribuendo al suo “decollo”.

Niente competizione, ma collaborazione. Aria ben diversa si respira dall’altra parte della Sicilia. Dopo la decisione di Ryanair di abbandonare la sua base all’aeroporto “Vincenzo Florio”, lasciando solo 4 rotte e creando allarmismo tra gli operatori turistici del territorio, Birgi sta vivendo momenti molto bui. E di questo ne trae vantaggio il vicino scalo palermitano, dove Ryanair si è “trasferita” contenta di essere l’oggetto del desiderio fra i due scali aerei.

Tra i due aeroporti, non si è ancora ben capito che tipo di rapporto ci sia. Certo è che nel braccio di ferro, politico, fra Trapani e Palermo, non c’è partita: Palermo è di gran lunga più forte. Nel giro di pochi anni il “Falcone-Borsellino” ha aumentato di molti punti percentuali il traffico passeggeri, riuscendo a centrare l’obiettivo più importante, avere i numeri per essere aeroporto internazionale e usufruire così dei vantaggi (risorse europee e nazionali), che questo standard consente e quindi non c’è da meravigliarsi se Ryanair abbia trasferito molti voli sul “Falcone- Borsellino”.

Quello su cui dovremmo riflettere è: perché Birgi, in questi anni, si è fatto monopolizzare dalla compagnia Irlandese? Sarebbe opportuno che nessuno scalo rimanesse ostaggio di una compagnia aerea, piuttosto si dovrebbe aprire al mercato del trasporto aereo, offrendo anche possibilità di scelta. Questa situazione, sta portando ad un tracollo dello scalo trapanese che negli ultimi anni è stato di fondamentale importanza per l’indotto, turistico e commerciale dell’intera provincia di Trapani.

Quello che auspichiamo è che presto si trovi una soluzione e anche se ormai la stagione turistica è “saltata”, almeno ci si attrezzi per la prossima. Troppa gente ha investito su questo territorio e tante cose questa terra ha da far vedere agli occhi dei curiosi e visitatori. Paesaggi, arte, storia meritano di essere conosciuti. Bisogna Salvare Birgi, bisogna cambiare sistema, anzi bisogna far sistema per puntare verso lo sviluppo diffuso. Pertanto servono non solo manager esperti che abbiano una visione internazionale, sul luogo periodo e non limitata a semplici accordi di co-marketing.

Serve ancor più una rappresentanza politico-istituzionale che lavori sinergicamente per un territorio che non sia limitato ai propri confini elettorali.    

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