Il sindaco Catania replica alle polemiche sul contributo del Parco di Selinunte: “Campanilismo sterile e inopportuno che non fa progredire il territorio”

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
02 Settembre 2019 16:57
Il sindaco Catania replica alle polemiche sul contributo del Parco di Selinunte: “Campanilismo sterile e inopportuno che non fa progredire il territorio”

Il sindaco Nicolò Catania interviene su alcuni articoli di stampa riguardanti la concessione di un contributo che il Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria ha destinato al Comune per alcune attività culturali al Castello Grifeo. “Non poca meraviglia – afferma il primo cittadino – hanno destato alcune notizie di stampa che si sono susseguite in questi giorni in merito al contributo concesso dal Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria al Comune di Partanna per attività culturali.

Al fine di chiarire ai tanti che non conoscono esattamente i fatti e a coloro che si sono lanciati in semplicistiche considerazioni per lo più in buona fede, fatte alcune debite eccezioni per chi ha voluto aprire inutili polemiche, fomentando dissidi e mirando a generare un campanilismo sterile e inopportuno, preciso quanto segue: - che con decreto assessoriale n.26/Gab del 19/04/2019 il presidente della Regione siciliana, in qualità di assessore ad interim dei Beni culturali, ha istituito il nuovo Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria e che con disposizione n.11687 del 28/02/2019, ribadita con direttiva protoc.

34011 dell'8/07/2019, del dirigente generale del Dipartimento regionale dei Beni Culturali, il Castello Grifeo che ospita al suo interno il Museo regionale della Preistoria è stato inglobato fra i beni nella disponibilità e nella gestione del Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria così come il Museo del Satiro di Mazara del Vallo e le aree archeologiche di Pantelleria. - che la gestione, inclusa la manutenzione ordinaria e straordinaria del Castello e del Museo, nonostante non di competenza comunale, viene assicurata dall'ente locale di Partanna in regime di convenzione utilizzando personale proprio e proprie risorse finanziarie per una spesa complessiva che si aggira sui 200mila euro l'anno (per opere di manutenzione, pulizia e per il personale).

- che il ricavato della vendita del biglietto di ingresso al Castello (valido anche per la visita al Parco e alle Cave di Cusa di Campobello di Mazara) viene interamente versato alle casse dell'Ente Parco. - che la valorizzazione e la promozione del Castello e del Museo rientrano nella mission istituzionale del Parco. Ciò premesso va ulteriormente precisato che la rassegna culturale 'Castello Grifeo', inserita nell'ambito della più ampia kermesse 'Artemusicultura', è stata puntualmente finanziata da ben 13 anni dagli enti che nel corso del tempo si sono succeduti nella gestione giuridica del Castello Grifeo (nell'ordine l'assessorato regionale ai Beni Culturali, la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Trapani, il Polo regionale del Museo Pepoli di Trapani e il Parco Archeologico di Selinunte) sia nel periodo antecedente alla creazione dell'Ente Parco sia quest'anno con la raggiunta autonomia gestionale e finanziaria.

Inoltre il finanziamento della rassegna di quest'anno è stato ottenuto a seguito di puntuale presentazione di uno specifico progetto, con relativo conto analitico, così come puntualmente fatto nel corso dei 13 anni precedenti. L'obiettivo fissato è non solo di promuovere e valorizzare il Castello Grifeo ma l'intera offerta che ad oggi il Parco costituitosi in ente autonomo può offrire. A questo si aggiunga che è stato sottoscritto fra il direttore del Parco e il sindaco di Partanna un accordo specifico per la realizzazione di interventi di valorizzazione culturale e scientifica che prevede non soltanto precise relazioni interistituzionali fondamentali alla prosecuzione di un'azione culturale integrata ma, al contempo, un impegno del Comune di Partanna, a contribuire, con proprie risorse stanziate in appositi capitoli di bilancio, al sostegno di interventi di valorizzazione della fruizione del Castello Grifeo, al rafforzamento del collegamento alle strutture monumentali del Parco nonché alle opere di manutenzione e per il decoro urbano delle aree archeologiche del proprio territorio.

Risulta inoltre che analogo accordo è stato sottoscritto anche da altri comuni che hanno beni assegnati al Parco. Detto ciò – conclude Catania – risulta evidente che ogni considerazione approssimativa che non tenga conto delle cose sin qui esposte appare strumentale e fuorviante. L'impressione è che tali critiche gratuite mirino esclusivamente a gettare discredito su persone e istituzioni e ancor peggio su un territorio, che a causa di questi deprecabili episodi, non riesce a trovare quell'intesa generale e condivisa che possa permettere di venir fuori da uno stato di degrado sociale e culturale che parrebbe giovare a qualcuno”.

comunicato stampa

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