Il 18 maggio riaprono palestre, piscine e scuole di danza: le regole da seguire

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
11 Maggio 2020 10:47
Il 18 maggio riaprono palestre, piscine e scuole di danza: le regole da seguire

Arriva il via libera da parte del governo e precisamente dal ministro allo sport Spadafora che ha già pronte le linee guida della ripartenza. Tante le motivazioni che hanno spinto il ministro ad un graduale inizio tra cui il pressing da parte di alcune regioni che si vedono ferme di contagi da giorni e che a loro volta ricevono pressione dai professionisti dello sport, della danza e delle attività ricreative che consentirebbero al cittadino uno svago maggiore soprattutto per coloro i quali l'attività fisica è fondamentale per la salute.

Il ministero dello sport ha già pronte le linee guida da seguire nei centri sportivi in tempo di corona virus ed aspettano solo l'approvazione del Comitato Tecnico Scientifico del governo. Ecco quali saranno le misure che bisognerà rispettare dal 18 maggio: Le misure fondamentali sono quelle di Protezione e Prevenzione che sia la palestra che ogni individuo dovranno rispettare ovvero l'uso dei DPI (guanti e mascherine), differenti entrate ed uscite dal centro ben evidenziati, all'interno dei locali preparazione di percorsi differenziati, pulizia e sanificazione del locale ogni qualvolta viene utilizzato, preparazione di piani di evacuazione atti a non creare affollamento in caso di emergenza ed inoltre è fatto divieto di scambio all'interno della struttura di attrezzi da lavoro se prima non vengono sanificati ed igienizzati.

A queste misure si aggiungono pratiche di igiene personale che devono essere assolutamente rispettate ovvero lavarsi frequentemente le mani, anche attraverso appositi dispenser di gel disinfettanti; - mantenere la distanza interpersonale minima di 1 metro, preferibilmente 2, in caso di attività metabolica a riposo; - evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l'attività fisica, ma riporli in zaini o borse personali e, una volta a casa, lavarli separatamente dagli altri indumenti; - disinfettare i propri effetti personali evitando di condividerli (borracce, fazzoletti, attrezzi); - arrivare nel sito già vestiti adeguatamente all'attività che si andrà a svolgere e muniti di buste sigillanti per la raccolta di rifiuti potenzialmente infetti; - bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate; - gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati (ben sigillati). Vi sarà anche una nuova organizzazione dell'attività e della struttura del personale. Il centro dovrà valutare la possibilità di riorganizzare il lavoro con l'obiettivo di ridurre il numero di operatori sportivi (ovvero sia chi pratica l'attività sia il personale autorizzato a stare nell'impianto) contemporaneamente presenti; - suddividere gli operatori in gruppi che svolgono la medesima mansione e nei medesimi luoghi; - formazione a distanza del personale; - determinare più dettagliatamente il rischio per area e la possibile dimensione degli spostamenti; - organizzare un sistema di sanificazione ad ogni cambio turno e una costante pulizia degli spazi; - indicare le corrette modalità e i tempi di aerazione dei locali; - esporre procedure informative nel sito, nelle zone di accesso, nei luoghi comuni, nelle zone di attività sportiva, nonché negli spogliatoi e nei servizi igienici; - predisporre un sistema di raccolta dedicato ai rifiuti potenzialmente infetti (come fazzoletti e mascherine). Roberto Marrone

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