Il Porto di Trapani è sempre stato un punto centrale del mediterraneo, come più volte spiegato dagli storici e dalla storia della città in generale. Tante furono le imbarcazioni che il porto si ritrovò ad ospitare e tra questi si annoverano i fratelli Giuliani della Venezia Giulia e della Dalmazia. Era il 19 febbraio 1949 e a darne notizia fu il settimanale d’informazione Il Corriere Trapanese nell’edizione pubblicata proprio il giorno dell’arrivo dei fratelli. «Gli ardimentosi fratelli Giuliani della Venezia Giulia e della Dalmazia – veniva scritto – che su due minuscoli imbarcazioni traverseranno l’Oceano per portare l’America Latina il grido di passione italica delle Terre strappate alla Patria, saranno in mezzo a noi fra poche ore, o già, mentre il giornale va in macchina, approdano alle nostre spiagge.
Trapani sarà l’ultimo porto italiano che essi toccheranno nella loro rotta per l’Occidente: dopo le fragili prore affronteranno il grande mare per il balzo verso il nuovo continente. Trapani patriottica accoglierà questi nuovi fratelli di fede e di sangue colla sua anima di Madre di tanti Eroi, e Martiri, che trent’anni addietro offrirono la loro vita e la loro giovinezza per rendere all’Italia le terre di là dell’Isonzo. I fratelli Giuliani, che nell’America Latina vanno a dire quale sia la loro ansia di italianità, perché sulla bilancia delle decisioni possono pesare domani il giudizio di quei popoli amici, ricevano oggi l’abbraccio commosso dal nostro Giornale, che è come l’abbraccio simbolico di tutta la cittadinanza trapanese.» Un abbraccio che, senza dubbio, i fratelli Giuliani sentirono e, si spera, non dimenticarono mai.
