Erice, il comune avvia la distribuzione delle mascherine alla cittadinanza

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
23 Aprile 2020 16:54
Erice, il comune avvia la distribuzione delle mascherine alla cittadinanza

L’Amministrazione comunale di Erice ha stabilito di mettere a disposizione della cittadinanza un’importante fornitura di mascherine di tipo chirurgico ricevute dal Dipartimento regionale della Protezione Civile. L’iniziativa, che ingloba quella già comunicata ed avviata, riguardante la distribuzione domiciliare ad immunodepressi e pazienti oncologici, seguirà precise linee guida a tutela della salute pubblica. I dispositivi di protezione individuale saranno distribuiti dai volontari della Protezione Civile comunale:

  • A cittadini immunodepressi e pazienti oncologici in maniera domiciliare, previa richiesta scritta corredata da certificato medico da presentare via e-mail come specificato qui
  • A cliniche, case di riposo e comunità alloggio per anziani e disabili psichici, in maniera domiciliare, senza necessità di richiesta;
  • Ai cittadini delle Frazioni, senza necessità di richiesta, in questo modo: Erice Capoluogo tramite responsabile Protezione Civile comunale; Ballata tramite referente delegato dalla Sindaca; Napola tramite i giovani della comunità parrocchiale Sacro Cuore; Pizzolungo tramite il comitato di quartiere;
  • A tutti gli altri cittadini, tramite presidi della Protezione Civile comunale nei supermercati del territorio.

    Ogni cittadino, a partire da domani venerdì 24 aprile 2020, riceverà una mascherina. In questo caso specifico, si raccomanda buon senso e spirito di collaborazione e solidarietà, al fine di consentire una copertura il più possibile capillare a tutta la cittadinanza, considerato anche il fatto che si tratta di dispositivi lavabili e, dunque, riutilizzabili.

  «Abbiamo voluto dare un segnale evidente di vicinanza ai nostri concittadini – commenta Daniela Toscano, Sindaca di Erice -.

Reperire mascherine continua a non essere semplice e, purtroppo, tanti sono costretti a proteggersi con presidi inadeguati. Dunque ci è sembrato giusto fornirle non solo a chi ha più bisogno, ma anche a chi deve uscire di casa per lavoro, per fare la spesa o per acquistare farmaci. Naturalmente confidiamo nel buon senso degli ericini che hanno già dimostrato di possederlo restando a casa: chi ne ha già a sufficienza non le richieda più volte, nel rispetto della comunità e anche dei volontari impegnati in prima linea per assicurare questo servizio».

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