Caso Denise, Piera Maggio e Piero Pulizzi: “Non si può cancellare l’accaduto per l’immagine della Città. Però nessuna strumentalizzazione…”

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
13 Marzo 2019 16:19
Caso Denise, Piera Maggio e Piero Pulizzi: “Non si può cancellare l’accaduto per l’immagine della Città. Però nessuna strumentalizzazione…”

Abbiamo ricevuto una nota da parte di Piera Maggio e Piero Pulizzi, la madre ed il padre naturale della piccola Denise Pipitone rapita l’1 settembre 2004 davanti la sua casa in via Domenico La Bruna, a Mazara del Vallo. Un caso, ormai internazionale, quello di Denise Pipitone avvolto nel mistero in quanto ancora oggi rimane ignota la sorte della stessa bambina, che oggi avrebbe 18 anni, così come ignoti ancora per la giustizia i rapitori ed il movente. (In foto di copertina Piera Maggio e Piero Pulizzi in una manifestazione scolastica organizzata lo scorso 27 ottobre in occasione del 18° compleanno di Denise).

Nel messaggio, molto duro, firmato da Piera Maggio e Piero Pulizzi traspare molta amarezza, è probabilmente rivolto a coloro che hanno  amministrato la Città in questi anni ma anche a coloro che si appresteranno a farlo dopo le prossime Amministrative. Ecco il testo: “Mazara, è una bella città riconosciuta come tale anche da molti visitatori. Far risaltare i suoi pregi è ottima cosa, l’odore degli agrumi e la brezza marina rende caratteristico questo posto che sicuramente merita tanto.

Siamo nati e cresciuti in questa città che amiamo, la stessa Denise, è una cittadina mazarese, ma non per questo bisogna nascondere la testa sotto terra e tacere. Forse a qualcuno avrebbe fatto piacere o comodo, il silenzio sul caso Denise Pipitone, così da non deturpare la nostra bella Mazara, di un orrore commesso da persone disumane e vigliacche. Si deturpare, perché secondo qualcuno associare il nome Denise Pipitone, a Mazara del Vallo, è cosa sgradevole. Non scegliamo il nome della città, dove la tragedia avviene, e di sicuro non abbiamo scelto noi, questo infausto dolore che ci ha colpiti così duramente, tanto meno sarà stata Denise, la monella e cattiva a farsi rapire… Sono tante le città riconosciute per nome, per eventi spiacevoli, nessuno ne ha fatto un dramma e non ricordiamo di aver assistito a persone che cadenzialmente in varie occasioni anche pubbliche, rivangano l’accaduto come una spina nel fianco, intenti quasi a cancellarne l’accaduto come se nulla fosse successo, così da rendere pulita la bella città dal male che lo circonda. Niente si cancella con un colpo di spugna specialmente se si tratta di un fatto tanto eclatante come il rapimento di una bambina.

Tutto ebbe inizio qui a Mazara del Vallo, voglia o non voglia questo è incancellabile, i mostri che hanno rapito nostra figlia, vivono liberi tra noi, vestiti nei panni da un falso perbenismo, ma riconoscibili da molti… Insomma, chi vuol vedere vede… Chi vuol sentire sente… Chi vuole rimanere ipocrita ci rimanga… ma almeno abbiate quel barlume di sensibilità a non continuare ad infierire sulle nostre ferite che ancora sanguinano. Esistono diversi modi di dire le cose, senza il bisogno di far sentire in colpa chi colpe non ha, e così i carnefici diventano vittime.

Nostra figlia Denise, per Mazara, non deve essere una spina nel fianco per nessuno! E chiunque pensi questo, si dovrà solo VERGOGNARE!! Noi a questa città, abbiamo chiesto poco e niente, chissà se questi genitori, in questi anni, da chi di dovere, avrebbe fatto piacere ricevere maggior vicinanza, sostegno morale o altro… Una mamma e un papà a cui gli hanno strappato una figlia, nel modo che solo i vigliacchi sanno fare. P.S. Chiediamo cortesemente che nessuno strumentalizzi le nostre parole a proprio interesse”.

Francesco Mezzapelle

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