“Cala e puzzu di la mala via”: grande degrado. Il sito sarà adottato dagli studenti della “Pirandello”

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
08 Aprile 2019 09:12
“Cala e puzzu di la mala via”: grande degrado. Il sito sarà adottato dagli studenti della “Pirandello”

Gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Luigi Pirandello” di Mazara del Vallo adotteranno, seppur simbolicamente, il sito denominato “Cala di la malavia” che si trova in località Quarara nel litorale est della Città, in una parte rocciosa della costa attraversata dalla SP38 che da Mazara del vallo conduce a Torretta Granitola. Si tratta di un sito di notevole interesse, turistico, ambientale e storico, tra l’altro si trova nei pressi del Golfo di Quarara ove nel 827 d.C. sbarcarono gli Arabi e da lì iniziarono la conquista della Sicilia.

A dare comunicazione dell’adozione simbolica del sito è stato il dirigente scolastico dello stesso Istituto “L. Pirandello”, la prof.ssa Antonina Marino, attraverso una comunicazione all'Assessorato regionale Ambiente e Territorio, al Comando della Capitaneria di Porto di Mazara e al Comune di Mazara del Vallo. La “Cala di la malavia” si trova nel tratto di costa proprio di fronte la strada che porta alla riserva naturale dei Gorghi Tondi, in mezzo alle rocce e a pochi metri dal mare vi è “lu puzzu di mala via”, un pozzo di acqua dolce che si trova sulle roccia a circa 4-5 metri dal mare.

(vedi foto di copertina). In altri tempi corsari e marinai di passaggio hanno usato questo pozzo per il loro rifornimento idrico: le cronache cittadine narrano che la zona per diverso tempo fu evitata dalla popolazione autoctona in quanto frequentata proprio da pirati e altri soggetti poco raccomandabili. In zona vi sono ancora visibili dopo attenta e accurata ricerca i resti di una “vasca” o “abbeveratoio”. L’imboccatura del pozzo è stata protetta per anni da una grata in ferro, senza però alcun catenaccio (vedi foto n.2).

Pertanto negli ultimi anni il pozzo è stato soggetto all’abbandono e, ancor peggio, all’inciviltà di alcuni cittadini che vi hanno depositato rifiuti, spazzatura. Inoltre in superficie –così come denunciato qualche anno fa dal circolo mazarese di Legambiente- è stata riscontrata una patina spessa di colore nero, l’acqua del pozzo emanava un forte odore di olio meccanico esausto: presumibilmente qualche cittadino lo ha usato per scaricare il suo olio esausto (vedi foto n.3 scattata nel 2012 da Legambiente). Non è visibile segnale, tabella o altro che indichi il sito e la sua importanza o curiosità storica e naturale; il sito era stato proposto come tappa della campagna regionale di Legambiente denominata “Salvalarte Sicilia”.

Inoltre era stato chiesto alle autorità di competenza (vedi anche un’interrogazione in Consiglio comunale indirizzata all’Amministrazione Cristaldi), senza ricevere nessun riscontro, un servizio di sorveglianza della zona per la protezione del luogo da atti vandalici. Adesso invece arriva forte segnale dal mondo della scuola con l’adozione simbolica del sito la cui cerimonia si terrà il 13 aprile a partire dalle 9,30. Tale attività, rientra nelle azioni previste dal Bando PON FSE Programma Operativo Nazionale "Per la scuola, competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020.

Avviso pubblico 4427 del 02/05/2017" Potenziamento dell'educazione a! patrimonio culturale, artistico, paesaggistico ". (Asse I - Istruzione - Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo Specifico 10.2 Miglioramento delle competenze chiave degli allievi Azione 10.2.5. Azioni volte allo sviluppo delle competenze trasversali con particolare attenzione a quelle volte alla diffusione della cultura d'impresa). L'intento e quello di sollecitare le nuove generazioni alla cittadinanza attiva, al rispetto e alla tutela del patrimonio naturalistico, artistico e culturale del Territorio di appartenenza, attraverso il Progetto "Conoscere per tutelare: arte-natura-cultura".

Gli alunni interessati, sono attualmente coinvolti in un modulo di formazione di 30 ore dal titolo "Cala di La Malavia", seguiti da un esperto profondo conoscitore del territorio mazarese, l’arch. Mario Tumbiolo. Nel corso della visita è prevista la raccolta e la differenziazione dei rifiuti che dovranno essere opportunamente rimossi da chi di competenza. Francesco Mezzapelle

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