Bambini e smartphone: rischi fisici e relazionali. Risponde la dott.ssa Maria Chiara Parisi

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
26 Gennaio 2020 11:24
Bambini e smartphone: rischi fisici e relazionali. Risponde la dott.ssa Maria Chiara Parisi

Dopo aver letto i vostri commenti e le vostre richieste, ci soffermiamo su una questione a me molto cara “i giovani e i cellulari”. I protagonisti della nuova era, sempre più venduti, funzionali, ma al tempo stesso, i più discussi e perché no? Anche i più pericolosi. Basta leggere alcune riviste scientifiche per accorgersi che i dati emersi a tal proposito, sono sempre più allarmanti. Ci lamentiamo di zaini troppo pesanti, ma calcoliamo mai quanto tempo nostro figlio trascorre davanti il cellulare? O addirittura quanto tempo impieghiamo noi? Uno studio condotto dall’ Einstein Medical Center di Filadelfia e presentato al convegno di pediatria “Pediatric Academic Societies”, ha rivelato che entro il primo anno di vita, un bambino su sette usa smarphone e tablet almeno un’ora al giorno.

È un dato che ci induce a riflettere, in quanto il 38% dei bambini di 4 anni, usa lo smartphone con frequenza giornaliera, ciò allarma gli specialisti, che proibirebbero persino l’uso sporadico, poiché il bambino, almeno fino ai 3 anni, dovrebbe essere coinvolto in situazioni che favoriscano le relazioni tra i pari e tra i genitori. La stessa “Repubblica” riporta un articolo dal titolo allarmante “l’80% dei bambini usa il cellulare, genitori troppo permissivi”, in cui chiama in causa il presidente della Società Italiana Pediatrica.

Più smartphone più bambini sedentari, sempre più inchiodati a sedie e poltrone, di gran lunga più comode di una partita di calcetto o di una palestra. Bambini obesi, distratti, con problemi visivi e sempre più sensibili a gravi patologie croniche degenerative. E la postura? A risentirne di più è proprio la colonna vertebrale, soprattutto il tratto cervicale, dorsale e lombare; il rachide è sottoposto a stress continui, con posizioni scorrette e sempre meno fisiologiche, con atteggiamenti viziati e di chiusura, con dorso curvo e spalle addotte, testa cadente e bacino dismetrico.

Perchè tutto ciò? Soprattutto perchè il posto preferito è quasi sempre il letto o il divano e la posizione più gettonata è con gambe incrociate o accavallate o addirittura scomposte sullo schienale del divano. A peggiorare il tutto è la mancanza o la riduzione del movimento e la conseguente ipotonia  muscolare. Chiaramente è impossibile impedire l'uso dello smartphone, soprattutto nella nostra società, ma possiamo limitarne i danni da abuso, e usare piccole accortezze che consentano di mantenere posture più confortevoli e di limitare stress  muscolare e visivo, dannosi per il  benessere, ma soprattutto per la salute dei nostri bambini, che il più delle volte lamentano dolori articolari  e non solo, e  atteggiamenti posturali viziati, che, se non attenzionati, potrebbero evolvere in paramorfismi e successivamente dismorfismi.

Potreste iniziare ad usare piccoli accorgimenti, ad esempio: • Basterebbe allontanare lo smartphone di 2530 cm dal capo, per ridurne la sua inclinazione; • Sarebbe opportuno optare per una sedia comoda, piuttosto che il divano o il letto, adottando le basi di ergonomia, quindi controllare che le gambe siano allineate formando un angolo di 90° con i piedi ben saldi al terreno e la schiena dritta appoggiata allo schienale della sedia; • Se stiamo chattando o giocando o guardando qualche video o serie tv, e quindi prevediamo già di trascorrere un periodo prolungato davanti il cellulare, facciamo delle pause, nelle quali inserire una piccola passeggiata o degli esercizi di mobilizzazione, soprattutto del tratto cervicale oppure ancora qualche esercizio di stretching che coinvolga il rachide in toto; Come sempre il “fai da te” è fortemente sconsigliato ed è sempre meglio rivolgersi a professionisti che possano dare consigli utili ed efficaci per ridurre il problema nel dettaglio e fornire soluzioni consistenti, garantendo benessere e migliorando la qualità di vita.

Ciò che più vi consiglio da chinesiologa specializzata in Attività Fisica Preventiva e Adattata è di creare più opportunità di svago, gioco e di relazione per i vostri figli, sostituendoli ai giochi e alle avventure virtuali. Abituati i bambini e i giovani all'area aperta, ai parchi gioco, alle passeggiate sulla  spiaggia o al lungomare, all'uso della bici, ai palloni, alla musica con la quale saltare e ballare. Abituate i vostri figli a relazionarsi con i coetanei e cercate sempre occasioni di condivisione e di gioco.

“Se mi fermo mi arrugginisco” diceva Placido Domingo, è da questa frase che dovete prendere spunto pensando ai vostri figli, non vedendoli come le inferriate di cancelli o recinti abbandonati e vittime delle intemperie del tempo, pensate a loro come i cittadini del domani, sani e dinamici, frizzanti e pieni di energia, con tanta voglia di fare e senza la paura di raggiungere le cime più alte. Dott.ssa Maria Chiara Parisi Chinesiologa Specializzata in Attività Fisica Preventiva e Adattata Trainer di Ginnastica Posturale- Cultore della Materia presso l’Università Kore di Enna Viale Irlanda 12/D –  Mazara del Vallo email: info@studioequilibrium.it

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