Azzardo, il comune di Salemi aderisce alla campagna “Mettiamoci in gioco”

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
09 Gennaio 2019 16:45
Azzardo, il comune di Salemi aderisce alla campagna “Mettiamoci in gioco”

Sono circa 6mila i Centri scommesse disseminati nel territorio nazionale con un fatturato di oltre i 4 miliardi per anno. L'Osservatorio per la Legalità assieme al Codici – Centro per i Diritti del Cittadino, da tempo hanno aderito alla Campagna contro l'azzardo e l'usura - con la propria rappresentanza nel tavolo tecnico provinciale dell'ASP di Gino Gandolfo, coordinatore di Mettiamoci in Gioco – Sicilia - sollecitando gli Enti locali ad aderire adottando sui territori provvedimenti idonei a limitare l'offerta di gioco.

Nel corso di questi anni Comuni come Valderice, Erice, Paceco, Custonaci e Calatafimi-Segesta hanno aderito alla contro l’azzardo. Oggi ha aderito anche il Sindaco di Salemi, Domenico Venuti, che nei giorni scorsi aveva incontrato la responsabile del Codici Trapani, Ivana Saladino e il Presidente dell'Osservatorio per la legalità, Avv. Vincenzo Maltese, e che dando seguito ai colloqui, con una delibera di Giunta – la n.

251/2018 - si è impegnato ad adottare una serie di provvedimenti concreti in materia di limitazione degli orari delle sale da gioco, nonché facilitazioni di natura tributaria e tariffaria a favore di esercizi NO SLOT. “Oggi tra le poche attività redditizie che aprono nelle varie città, vi sono centri scommesse e casinò virtuali. Purtroppo l’usura e il gioco d’azzardo sono fenomeni solo apparentemente distanti tra loro in quanto in realtà sono uniti da un unico comune denominatore che è la spasmodica ricerca di denaro facile e immediato, complice lo Stato che in questi anni ha stimolato la popolazione a “tentare la fortuna” con il gioco d’azzardo.

Se poi aggiungiamo che le banche non erogano credito, se non dietro idonee garanzie, il ricorso ad altri mezzi tanto illeciti quanto disperati è automatico” - spiega l'Avv. Vincenzo Maltese. Per Ivana Saladino, Responsabile dello Sportello del Codici Trapani la conferma ci proviene anche dai dati in nostro possesso che dimostrano come il 66% dei giocatori patologici appartengono alle fasce sociali più deboli. Condizione questa, che spinge le vittime a giocare sempre di più inseguendo una vincita che non solo non arriverà mai ma che alla lunga finirà per accompagnarle dentro la ragnatela di strozzini senza scrupoli” .

Noi siamo per la prevenzione più che per la cura, concludono Maltese e Saladino, e chiediamo che i Sindaci siano conseguenti adottando ordinanze e regolamenti specifici a tutela della salute e dei soggetti svantaggiati” .

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