Attentato a Strasburgo, la testimonianza di un’insegnante mazarese presente sul luogo

Redazione Prima Pagina Trapani
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12 Dicembre 2018 10:32
Attentato a Strasburgo, la testimonianza di un’insegnante mazarese presente sul luogo

Foto: Il Faro on line Il terrorismo torna a colpire in Europa e lo ha fatto ancora una volta approfittando dell’atmosfera natalizia. Dopo Berlino, due anni fa, è Strasburgo il grande centro europeo ad essere scenario di sangue e violenza nel pieno delle festività. Almeno 4 morti e 11 feriti, è questo il tragico bilancio, secondo le prime ricostruzioni della tarda serata di ieri, di quello che subito è sembrato avere tutti i tratti di un attentato, verificatosi intorno alle ore 20 di martedì 11 dicembre nella zona dei mercatini di Natale del centro città della metropoli francese.

Cherif C., 29enne nato in Francia, secondo quanto battuto nelle prime ore successive all’episodio di violenza dall’agenzia Ansa, ha aperto il fuoco sulla folla che animava i mercatini per poi darsi alla fuga e successivamente asserragliarsi in uno dei quartieri cittadini nel pieno dei blitz che la Polizia era intenta a portare avanti, per una caccia al killer proseguita anche nella mattinata di oggi. Sfortunati spettatori della vicenda 60 studenti, una di essi iscritta al Liceo “Adria-Ballatore” di Mazara del Vallo, presenti a Strasburgo per ritirare il premio messo loro in palio dal concorso europeo organizzato dal Movimento per la Vita, accompagnati dai loro docenti.

Fra questi anche l’insegnante di religione del Liceo “Adria-Ballatore”, la prof.ssa Tommasa Sciacca, che ci racconta come il gruppo ha vissuto gli attimi di terrore seguiti all’episodio di violenza: “Eravamo in un ristorante sito molto vicino alla Cattedrale e nessuno di noi ha sentito gli spari – ha spiegato la professoressa – perchè coperti dal rumore dei ragazzi nel locale che per altro è un seminterrato. Abbiamo appreso la notizia in maniera completa dai nostri familiari che ci contattavano dall’Italia e ci siamo preoccupati tanto, anche perché immediatamente dopo il ristoratore ha avuto ordini da parte della Polizia di sbarrare porte e finestre e spegnere le luci del piano terra.

Per alcuni ragazzi – prosegue la prof. – la situazione era apparsa dubito drammatica, altri invece hanno cercato di reagire scherzando”. Così la professoressa Sciacca in merito agli ostacoli che ad oggi il mondo trova nel debellare del tutto questi tragici avvenimenti: “A mio avviso, un maggiore impegno da parte di tutte le nazioni attraverso i Capi di Stato, una maggiore attenzione alle segnalazioni e più tempestività di azione da parte delle forze dell'ordine sarebbero fondamentali per scongiurare questi episodi di odio e terrore”.

Per quanto riguarda il tema che la riguarda in prima persona e che in questi frangenti viene spesso tirato in ballo, la prof. dichiara: “La religione, qualsiasi essa sia, non potrà mai alla violenza e all'odio, gli esecutori di siffatti atti di violenza si camuffano dietro una libera interpretazione religiosa per giustificare atti infami e disumani”. Tommaso Ardagna

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