“Venderemo cara la pelle”

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
16 Marzo 2018 10:12
“Venderemo cara la pelle”

La pallacanestro Trapani  si prepara ad affrontare in casa a Bertram Tortona nella gara valida per la 25^ giornata di A2 Old Wild West girone Ovest. La gara di sabato sera alle 21.00 sarà la prima di Daniele Parente da coach. Dopo l'esonero di Ugo Ducarello, infatti, all'ex assistant coach è stata affidata la guida tecnica della squadra fino a fine stagione. E ad intervenire alla conferenza stampa pregara, che si terrà Questo pomeriggio, alle ore 19.15, presso la sala stampa “Cacco Benvenuti” del Pala Conad, si sarà proprio Daniele Parente insieme al general manager Nicolò Basciano.

Sulla partita contro Tortona si è espresso Filippo Testa, guardia Lighthouse Trapani,: “Inutile dire che per noi sarà una partita molto particolare - ha affermato Testa-  la prima senza coach Ducarello. Quando un allenatore viene esonerato non fa mai piacere e adesso sta a noi dimostrare quanto valiamo. Tortona è la squadra più in forma della Serie A2 ed arriverà a Trapani per non interrompere la sua incredibile striscia di vittoria. Da parte nostra- conclude- abbiamo assoluto bisogno dei due punti e venderemo cara la pelle”. Conosciamo meglio Tortona: La Bertram ha recentemente trionfato nelle Final Eight di Coppa Italia dove il team di coach Lorenzo Pansa ha letteralmente demolito gli avversari di turno, portando a casa un prestigioso trofeo.

In campionato le cose vanno altrettanto bene, con un terzo posto in classifica e quattro vittorie nelle ultime cinque gare giocate. Fiducia e consapevolezza che hanno permesso a Derthona, lo scorso weekend, di surclassare Legnano che di certo non è solita prendere imbarcate. Il roster si è arricchito rispetto alla gara d’andata. Innanzitutto il recente arrivo della guardia Mirza Alibegovic (1992), decisivo due anni fa nella promozione di Brescia in massima serie, che ha poi calcato con le maglie di Torino e Capo D’Orlando.

Nato negli Stati Uniti, ma di nazionalità sportiva italiana, nonché figlio del grande Teoman, è un esterno atletico e forte fisicamente che sfrutta queste doti per imprimere tanta energia anche in difesa. Micidiale poi al tiro dalla distanza. Ancora non è entrato a pieno regime nei meccanismi di coach Pansa, balbettando un po’ (7.5 p.ti con il 20% da tre), e questo la dice lunga sui margini di miglioramento di Tortona. Nella gara d’andata, vinta da Trapani, non aveva ancora esordito nemmeno il play-guardia Lorenzo Gergati (1984) che, entrato ormai nel “sistema”, fa leva sul suo grande dinamismo che lo rende spesso devastante in uno contro uno.

Migliorabile invece il tiro dalla distanza (26% da tre). Finora un po’ al di sotto delle aspettative (6.9 p.ti, 2.8 falli subiti ed un rivedibile 39% da due). La mente della squadra è Marco Spanghero (1991) che, dopo le ottime stagioni (ed i tanti successi) con Trento, si era un po’ perso nelle recenti esperienze a Verona e Brindisi, dove ha avuto poco spazio. La sua voglia di rilancio ha fatto finora la differenza ed il talento, che non è mai stato in discussione, ha fatto il resto.

È un esterno dal tiro discontinuo, anche se nelle giornate di grazia può far male anche da fuori. Assicura intensità difensiva e grande energia sul parquet. I suoi numeri: 11.9 p.ti, 2 falli subiti, 2.4 rimbalzi e 2.4 assist di media. Bene finora dalla distanza, con il 41% su quasi 5 tentativi a match. Altro esterno di spessore è la guardia U.S.A. Melvin Johnson (1993) che, dopo la carriera universitaria alla prestigiosa Virginia University, è al suo secondo anno fuori dagli States, dopo la passata stagione in cui si è diviso tra l’esperienza a Varese (serie A) e quella in A2 con Forlì.

Sta dimostrando di “vedere” il canestro da ogni posizione, sia da fuori che in avvicinamento al ferro. Non è certo uno che si fa pregare, ed i tanti tentativi ad allacciata di scarpe ne sono chiara testimonianza. Numeri da MVP finora, con 18.5 p.ti, 3.6 falli subiti, 2.8 rimbalzi e 3 assist per partita. Conclude con il 41% da oltre l’arco dei 6.75, e considerando i 7 tentativi per gara non è certo poca cosa. Nel ruolo di “quattro” troviamo il lituano, ex Treviglio, Paulius Sorokas (1992) che, in virtù delle sue qualità atletiche e tecniche, può giocare sia spalle che fronte a canestro.

Punisce spesso e volentieri i più lenti lunghi avversari in transizione e tira giù tantissimi rimbalzi, specialità dove risulta letteralmente dominante. Non usa tantissimo il tiro dalla distanza che, al momento, lo vede realizzare con il 28%. È oltretutto una preziosa arma tattica poiché, data la sua versatilità, riesce a ben giocare anche da “tre”. Raro caso di “doppia doppia” di media! Le sue cifre: 15.3 p.ti (63% da due), 4.3 falli subiti, 2.9 assist e ben 10.2 rimbalzi ad allacciata di scarpe.

Il pivot è Luca Garri (1982) che garantisce qualità nel pitturato. Il suo palmares è regale: 99 gare con la Nazionale, il Mondiale del 2006 e, soprattutto, l’argento olimpico ad Atene 2004. Si sta facendo sentire sotto le plance con prestazioni davvero convincenti. Non è certo un vero e proprio intimidatore d’area, ma in attacco sa abilmente giocare sia spalle che fronte a canestro, dove si affida alla sua mano educata. In grande spolvero, ci prova spesso anche da fuori, con eccellenti risultati (46% da tre).

Le sue statistiche stagionali: 13.3 p.ti (53% da due), 4 falli subiti, 7 rimbalzi e 1.7 assist di media. Si alzano dalla panchina, assicurando le necessarie rotazioni, l’ala del 1997 Todor Radonjic, ex Veroli e Roseto, di passaporto montenegrino ma italiano di formazione cestistica, che possiede buona tecnica ed un ottimo tiro da oltre l’arco (3.3 p.ti con il 37% da tre); la guardia Francesco Stefanelli (1995) che è cresciuto a San Miniato (serie B) ed ha doti da attaccante puro.

È quello che ha alzato di più il suo rendimento, disputando una Coppa Italia da protagonista e, nelle ultime gare, le sue statistiche (e percentuali) sono da urlo. Va a referto con 5.5 p.ti (52% da due, 31% da tre) e 2.3 rimbalzi a match; l’esperto lungo Francesco Quaglia (1988) che ha “girato” tante squadre, dalla serie A alla serie B, e completa il reparto nel pitturato garantendo la consueta solidità (4.5 p.ti, 3.1 rimbalzi ed un buon 54% da due); il playmaker del 1998 Davide Meluzzi (2.3 p.ti con il 36% dalla distanza) che all’andata mise canestri pesanti dalla distanza; l’ala-pivot montenegrina, sempre del 1998, Milos Divac (meno di 5’ per lui) che è un prodotto del settore giovanile di Pistoia.

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