UGL Scuola: "la crisi ​finanziaria rischia di fagocitare il settore della formazione professionale"

"Il governo regionale attivi una procedura emergenziale per garantire risorse e snellimento burocratico"

Redazione Prima Pagina Trapani
Redazione Prima Pagina Trapani
09 Maggio 2024 11:08
UGL Scuola:

Con le casse regionali chiuse col lucchetto, a rischio gli stipendi e la continuità lavorativa degli operatori della formazione professionale, oltre ovviamente alle attività corsuali già avviate sia per i minori in obbligo scolastico che per gli adulti disoccupati. La dichiarazione di crisi del settore da parte delle associazioni datoriali della formazione professionale è un atto dovuto e necessario per scuotere il governo regionale ed il parlamento siciliano, inchiodandoli al senso di responsabilità verso un settore decisivo per la crescita professionale delle nuove generazioni e la riqualificazione per il ricollocamento lavorativo dei disoccupati.

Così Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola e Giuseppe Messina, Responsabile Formazione professionale Ugl Scuola Sicilia, che aggiungono : “La paralisi finanziaria ha messo in ginocchio la Sicilia, risucchiando nel caos anche il sistema formativo. E’ ancora in alto mare il riaccertamento dei fondi extraregionali. Molti dipartimenti regionali devono ancora completare il riaccertamento delle entrate relative all’anno 2023. Se si considera che gli enti formativi hanno avviato, sin da settembre 2023, sotto la propria responsabilità, le attività formative del comparto IeFP, risulta chiara a tutti la drammatica situazione in cui versa il sistema formativo.

L’approvazione entro i termini della legge di stabilità con le casse regionali ad oggi ancora chiuse si è rivelata uni specchietto per le allodole. Più volte abbiamo lanciato, nei mesi scorsi, l’allarme sulle numerose criticità del settore della formazione professionale – tuonano Cuzzupi e Messina - a cominciare dalla mancata rendicontazione di centinaia di corsi e misure di politica attiva del lavoro già conclusi da troppo tempo. Ritardi rinvenibili anche nella mancata decretazione di nuove attività già avviate da mesi, oltre che al mancato avvio delle attività obbligatorie del Programma Gol, con ricadute pesanti per gli ex percettori del reddito di cittadinanza, disorientati e senza risorse per il mantenimento vitale della propria famiglia.

Ed ancora, ad aggravare questo stato di cose anche la tagliola delle decurtazioni nei percorsi formativi che irrimediabilmente ne minano la riuscita”.“E’ da mesi che perdura questo stato di cose e, alla protesta delle associazioni datoriali, si aggiunge con assoluta veemenza anche quella dell’Ugl Scuola – conclude - stanca delle promesse e dei buoni propositi di una politica disattenta e lontana dai problemi del cittadino, incapace di gestire le ingenti risorse. Il governo regionale attivi una procedura emergenziale per garantire risorse e snellimento burocratico, cancellando tagli e decurtazioni, in salsa medievale, inaccettabili ed incomprensibili, se si intende salvare il settore, strappandolo dalla deriva fallimentare.

A rischio decine di migliaia di minori in obbligo scolastico, di disoccupati e di operatori della formazione professionale”. 

Ornella Cuzzupi e Giuseppe Messina ,UGL SCUOLA

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